Documento di studio e di proposta A.G.I.A.

Il conflitto costituisce una dimensione che attraversa l’esperienza umana sotto ogni profilo e in ogni sua fase. Esso può dunque vedere coinvolte anche persone di minore età e riguardare aspetti della vita comune di rilevanza tale da rendere necessaria la più incisiva forma di tutela ascrivibile all’ordinamento, quella approntata da una norma penale.

Il coinvolgimento in un reato, o comunque in fatti penalmente rilevanti, di una persona minorenne è quasi sempre espressione di un conflitto: con l’altro, con la società, non di rado con se stessi. Il reato può essere l’apice di una vicenda conflittuale che si protrae nel tempo, sfociando in un atto lesivo dei diritti altrui, oppure può prescindere da una conoscenza pregressa tra le persone coinvolte, costituendo non l’effetto bensì l’origine, la causa scatenante di un conflitto. Autori e vittime minorenni si trovano così, loro malgrado, a condividere un’esperienza che non si conclude con il fatto-reato, ma anzi ha conseguenze sulle loro vite che perdurano anche a lungo nel tempo.

La mediazione penale, e accanto ad essa le altre forme di giustizia riparativa, può costituire quello spazio e quello strumento per non negare il conflitto, pur impegnativo, pur fonte di sofferenza, ma per affrontarlo in prima persona con coloro che vi sono coinvolti. È fondamentale in questo l’aiuto di persone competenti e appositamente formate, che hanno il compito di facilitare il processo relazionale – di cui le parti restano le sole protagoniste – sino al riconoscimento reciproco come persone e come membri di una comunità.

Il documento è il frutto di un ciclo di audizioni tenuto nei mesi scorsi dalla Garante per l’infanzia con magistrati, avvocati, assistenti sociali, docenti universitari e mediatori. Il lavoro ha coinvolto tutti i tribunali per minorenni e le procure minorili in Italia, il Dipartimento per la giustizia minorile e di comunità del Ministero della giustizia, i centri e gli uffici di mediazione.

Il presente documento è reperibile sul sito dell’Autorità garante (www.garanteinfanzia.org) nella sezione “Stampa e comunicazione – Pubblicazioni”

Per aprire il PDF del documento Clicca qui